Io ti spacco l’incisivo.

I tuoi denti perfetti
che mi sorridono delinquenti
dei mille occhi chiusi
che ti guardano ballare
al centro della pista a tempo.

I tuoi denti perfetti
che brillano stronzi
al neon nero.

Al neon nero mostri
Tu
scaglie di luna rilucenti intorno
come partorite da un cazzo di live perfetto
di David Bowie e Brian Eno
registrato in un locale minimal di Manhattan
all’inizio dei tuoi anni ottanta.

Al neon nero mostro
Io
scaglie di forfora
su tutto il golf,
che posso strofinare come cazzo di live perfetto
di Steve Vai le corde.
Ma non si stacca.

I tuoi denti perfetti
che vorrei spezzare.
Un fuori campo di Joe di Maggio
dritto ad infrangere i tuoi successi.

Vorrei però scoparti,
ubriaca e sudata
mentre puzzi di sigaretta
io verrei, ingravidarti col demone del fallimento
ma il mio seme
al neon nero, si vergogna e scappa.

Io che sono sconfitto dal cielo di notte
dalle ombre nere sotto gli occhi sottili
dalle mille sigarette, che appestano la lingua, no
dai cento drink che uccidono l’anima, no
mi chiedo
ma tu, tu

come cazzo è che fai?

Come cazzo fai
ad ammantarti della notte come abito da sera
scollato sul petto senza un neo
tagliato sotto la spalla fine, senza un pelo?
Come cazzo fai
a stare in piedi tutto il giorno
a non mangiare mai nulla
a non fumare
a non bere
a ridere sempre coi tuoi denti perfetti? Cazzo!
Ti piace così tanto vivere?

E stamattina penso,
mentre vomito arancio marcio ad ondate
che fighe come te non ci son mai state
mio bel cartellone del Colgate.

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